Realizzata nel periodo di dominazione normanna, tra il 1080 ed il 1088, la Cattedrale di Otranto dalle dimensioni di 54 metri di lunghezza per 25 metri di larghezza è la piu' grande chiesa di Puglia.
Di stile romanico, la cattedrale raccoglie nella sua struttura elementi normanni, arabi e greci rispecchiando la funzione di “ponte” tra le diverse culture che Otranto ha avuto nei secoli.
La facciata mostra chiaramente lo stile del romanico, il rosone di forma circolare con 16 transenne convergenti al centro risente dei canoni dell’arte gotico-araba. Il portale, di gusto barocco, venne aggiunto nel 1674 e si compone di due mezze colonne scanalate che sorreggono lo stemma dell'arcivescovo Gabriele Adarzo di Santander retto da due angeli. Un altro portale minore risulta costruito sul lato sinistro della basilica costruito da Nicolò Fernando su ordine dell'arcivescovo Serafino da Squillace che fece scolpire la propria figura sulla struttura.
L’edificio al suo interno risulta composto da tre navate suddivise da due file di colonne per un totale di quattordici, di granio levigato ed ornate da capitelli del XII secolo.
Le navate terminano tutte con un abside proporzionato alla loro larghezza.
Il soffitto della navata centrale è a cassettoni in legno dorato su fondi bianco e nero e risale alla fine del XVII secolo commissionato da Franceso Maria de Aste. I dipinti sparsi per tutta la Chiesa sono un'importante testimonianza dei Bizantini.
Nel presbitero è presente l'altare maggiore con il paliotto in argento che riporta la raffigurazione dell'Annunciazione.
L'elemento piu' interessante e' il mosaico pavimentale eseguito tra il 1163 ed il 1165 dal monaco Presbitero Pantaleone proveniente dal vicino monastero bizantino di San Nicola di Casole.
Nella navata di sinistra si può ammirare l'affresco della Pentecoste insieme al battistero di stile barocco. Vicino al battistero è presente il mausoleo di F. Maria de Aste e la tomba del teatino napoletano Gaetano Cosso.
La navata di destra termina in una cappella con una sagrestia, ove sono conservati, in sette altissimi armadi, parte dei resti ossei degli ottocento martiri uccisi dai turchi nell’invasione del 1480 per non aver voluto convertirsi alla fede islamica. Un'altra parte dei resti è conservata nella chiesa di Santa Caterina a Napoli. Dietro l'altare della cappella e' conservato il "sasso del martirio" sul quale 800 Otrantini vennero decapitati.
Nella parte sottostante la Basilica c'e' una cripta di pregevole fattura risalente al XI secolo. Ha forma semianulare con tre absidi sporgenti, cinque navate e sessantotto colonne monolitiche di marmo grezzo e levigato collegato da volte a crociera. Le colonne presentano capitelli in diversi stili tra i quali il dorico, il dorico-romanico, il corinzio lo ionico.
Il rosone risulta inserito successivamente, probabilmente in epoca rinascimentale.
*** Fonte: Otranto Point ***
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