sabato 29 ottobre 2022
giovedì 23 maggio 2013
sabato 13 dicembre 2008
Quando in Italia si ottiene qualcosa di buono ecco che arriva lo STOP.
Mi riferisco al rischio dello STOP per il cuore artificiale, tutto italiano, chiamato Best Beat, impiantato per la prima volta in Germania, il 12 marzo 2007, ad un uomo 68enne addirittura all’interno dell’addome subito dopo il diaframma.
Quindi davvero a pochi passi dal traguardo.
Eppure lo Stato spreca tanto di quel denaro per cose inutili o cattedrali nel deserto….
Ora la società che ha sperimentato l’impianto senza un aiuto rischia il fallimento.
Come un fallimento è il non far battere un nuovo cuore artificiale in milioni di cittadini che soffrono in tutto il mondo.
Perché consentire ad altri paesi di portare a termine questo grande progetto italiano quasi terminato che potrebbe salvare milioni di vite umane?
mercoledì 1 ottobre 2008
Avviso importante e serio in caso di emergenza.
Qui di seguito pubblico un avviso che consiglio a tutti di leggere: è importante per aiutare eventuali soccorritori.Il personale delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, sopratutto in occasione di incidenti stradali, i feriti, specie se soli, hanno con loro un telefono portatile.
Tuttavia, in occasione degli interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica.
Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito.
Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (In Case of Emergency) tradotto in italiano: in caso di emergenza.
E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare da parte degli operatori delle ambulanze, della polizia, dei pompieri o comunque dei primi soccorritori che sovente sono anche persone comuni.
In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, oppure ICEpapà, ICEmamma etc.... etc...
Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali di tutti noi.
Per chi volesse verificare la notizia può cliccare su questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/ICE_(In_Caso_di_Emergenza).
martedì 30 settembre 2008
Misteri dall'America.
Fa discutere molto la "creatura" trovata su una spiaggia di Long Island (New York).
L'animale l'hanno chiamato il mostro di Montauk.
Nessuno ancora sa dare un nome a questa creatura.
Forse un esperimento andato male?
Un mistero davvero. Il blogger che per primo ha pubblicato la foto ha subito sottolineato che il "mostro" è stato trovato non lontano dalla "Plum Island Animal Research Facilities", struttura del governo americano che si occupa di malattie animali.
Uomini: attenti alla guida anche a letto.
Sesso focoso? Occhio alla frattura del pene.
Secondo alcuni specialisti la frattura del pene colpisce circa 100 italiani all'anno ed è dovuta ai rapporti sessuali intensi, concentrati soprattutto nel periodo delle vacanze.
Forse questo tipo di traumi accadono al Nord considerato che i dati arriverebbero dall'ospedale Cà Foncello di Treviso.
Nella sola provincia di Treviso, infatti, ogni anno almeno 3-4 uomini sembra siano ricoverati d'urgenza per la frattura appunto del pene, ossia la lacerazione dell'involucro rigido chiamato tubica albuginea, dove si gonfiano i corpi cavernosi.
"Una precisa casistica nazionale non esiste - avverte in una nota Edoardo Pescatori, responsabile dell'Unità operativa di andrologia dell'Hesperia Hospital di Modena - perché non c'è un monitoraggio di tutte le strutture sanitarie della penisola. Certo è che i casi di frattura del pene nei maschi italiani sono una realtà".
Certo la notizia potrebbe giustificare forse perché gli uomini pare abbiano paura delle donne oggi sempre più numerose.
Le statistiche dei pazienti riguarderebbero nella stragrande maggioranza dei casi uomini non sposati.
Non sarà colpa forse degli omogeneizzati ?
La poligamia allungherebbe la vita degli uomini?
E perché non anche quella delle donne?
La notizia che arriva da adnkronos farà contenti gli uomini ma non troppo le loro compagne.
Ma credo sia una notizia da prendere con le pinze.
La poligamia allungherebbe la vita dell'uomo del ben 12%.
Ma sarà vero ? È possibile che optare per più partner si può avere un extra bonus di primavere?
Ha rivelarlo sarebbe uno studio dell'università di Sheffield (Gran Bretagna), coordinato da Virpi Lumma.
La scienziata avrebbe confrontato la longevità di uomini over 60 di 140 nazioni dove la poligamia è praticata e l’avrebbe raffrontata con quella della stessa generazione di 49 nazioni “obbligati” a fare una sola scelta.
Ebbene dopo aver corretto i dati in base ai fattori socioeconomici sarebbe emerso come gli uomini con due mogli o più vivano in media il 12% più a lungo di chi di compagna ne ha una soltanto.
Credo che bisognerebbe chiedere qualcosa agli sceicchi che ve ne pare ?
Finalmente un’equa ripartizione dei premi al Superenalotto.
Una richiesta che viene sicuramente dal popolo dei giocatori.
Ed io sono perfettamente d’accordo con questa decisione che in verità attendevo da molto tempo, infatti, non gioco da più proprio a causa della scandalosa ripartizione dei premi che, di fatto, deve aver convinto molti giocatori a rinunciare a questo gioco.
Dal 17 giugno quindi le quote delle vincite popolari saranno maggiori.
Anche perché si gioca tre volte la settimana che a parer mio è troppo. E su questo ritengo che lo Stato italiano non stia dando il buon esempio.
E ciò che avviene per esempio per le sigarette: da un lato pubblicizza la notizia che il fumo uccide e dall’altro continua a vendere i tabacchi.
In sostanza aumenterà l’importo a disposizione per chi azzecca il tre (ed io sono uno di quelli che azzecca sempre e solo tre ad eccezione di una sola volta). Ai vincitori con punti tre sarà ripartito il 30% del montepremi totale. Inoltre è stato previsto un doppio jackpot per chi azzecca invece il sei.
La novità è stata diffusa ieri anche sulla Gazzetta Ufficiale
Comprate un nuovo pc e vi trovate installato per esempio windows vista ?
Interessante intervento al cuore, il primo in Italia, senza aprire il torace.
In vigore la nuova normativa sugli assegni.
Come già anticipato in questo blog da oggi, 30 aprile 2008, è in vigore la nuova disciplina in tema di antiriciclaggio (D.Lgs n. 231 del 21.11.07).
Entrano in vigore nuove regole nell'uso di assegni bancari, postali e circolari, libretti di risparmio e titoli al portatore, contanti. L'obiettivo principale che condivido è quello di rafforzare l'efficacia dell'azione di contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e al finanziamento del terrorismo.
Tra le novità più rilevanti sugli assegni: non è più possibile emettere assegni bancari o postali per un importo pari o superiore a 5.000 euro senza la clausola "Non trasferibile" e senza indicare il nome o la ragione sociale del beneficiario. I libretti consegnati dalla banca saranno già muniti dal 30 aprile della clausola "Non trasferibile". È possibile richiedere assegni senza tale la clausola ("assegni in forma libera") con richiesta scritta alla banca. Gli assegni in forma libera possono essere utilizzati per importi inferiori a 5.000 euro; per importi pari o superiori la clausola di non trasferibilità deve essere inserita da chi emette l'assegno. Gli assegni già in dotazione possono essere utilizzati fino al loro esaurimento, e chi è in possesso, in qualità di beneficiario, di assegni emessi prima del 30 aprile 2008, può regolarmente incassarli. Possono essere girati (anche più volte prima di essere presentati alla banca per l'incasso) solo gli assegni in forma libera per importi inferiori a 5.000 euro; ogni girata deve riportare il codice fiscale del girante. Occorre prestare molta attenzione alla nuova normativa in quanto l'utilizzo scorretto degli assegni (come la mancata apposizione della clausola "Non trasferibile") comporta sanzioni pecuniarie che possono arrivare sino al 40% dell'importo trasferito.
Dossier su "Antiriciclaggio - Nuova normativa per assegni e contanti"
Pensione e pene d'amore insidie per il cuore lo dicono gli esperti.
Secondo Adnkronos andare in pensione, essere licenziati o divorziare sono eventi stressanti che spezzano letteralmente il cuore, mettendone a repentaglio la salute e aumentando il rischio di infarto. Io condivido solo in parte quanto sostenuto da Adnkronos salute (http://www.lasaluteinpillole.it/salute.asp?id=4277).
Se non altro perché una persona andando in pensione potrebbe, rinascere, soprattutto per chi a rischio infarto si trovava quando era al lavoro per ragioni che non sto qui ad elencare.
Io credo che dipenda tutto da come il soggetto la prende anche per quanto riguarda i divorzi le separazioni ecc.. Per cui ripeto quanto affermato da Adnkronos non coincide del tutto con la realtà.
Altro cosa sono invece fattori importanti come il vizio del fumo, il colesterolo alto, l'obesità o il diabete attribuibile appunto secondo fonti mediche all'80% del rischio di infarto. I fattori psicosociali secondo Adnkronos si aggiudicano il restante 20%. Semmai ritengo molto importante il fatto di perdere il posto di lavoro.
Questo si che è un trauma ed un serio rischio per il cuore quando non si riesce più a trovare un nuovo lavoro. Non credo molto invece all'infarto dal “mal d'amore”.
Io dico la mia
Ottimo il servizio via sms contro il caro prezzi.
Una Italia di chiacchieroni. Un esempio di risparmio energetico viene dalle piccole realtà.
A volte qualcuno raccoglie anche il mio pensiero .
Pensavo di proporre da tempo visto la presunta crisi delle casse comunali (in realtà vi è solo spreco di denaro pubblico) di prevedere anche per i pedoni l'uso del casco di protezione a causa dei rischi che vanno incontro (sopratutto gli anziani) mentre percorrono i marciapiedi e le vie cittadine.
Pensavo di proporre al legislatore anche la comminazione di una sanzione amministrativa nel caso il pedone venisse scoperto senza l'uso del casco. Sarebbe un bel modo fare cassa.
Ora sembra si sia passati dalle parole ai fatti.
In Giappone, infatti, hanno inventato un vero e proprio airbag da passeggio per gli anziani (ma anche giovani) che proprio non riescono a passeggiare senza inciampare sui marciapiedi o non riescono ad attraversare le strade o a fare gli slalom tra i cartelloni stradali e quant'altro posizionato sui marciapiedi o sulle vie.
Non è una fesseria è proprio la verità.
Il dispositivo inventato dai giapponesi e che presto verrà messo in commercio si gonfierebbe in un decimo di secondo non appena percepito un rapidissimo movimento verso terra .
Vero è che in giappone vivono quasi 40mila centenari ma questa è veramente grossa.
Speriamo che qualche imprenditore non venga a conoscenza di questa notizia perchè potrebbe suggerire a qualche parlamentare italiano di fare una legge ad hoc e magari visto che ci siamo prevedere appunto per i pedoni anche l'uso obbligatorio del casco.
In questo modo le amministrazioni locali potrebbero stare più tranquille non si preoccuperebbero più di liberare i marciapiedi dagli ostacoli più strani o di ripararli oppure di chiudere le buche grandi quanto caverne sugli asfalti.
A parte gli scherzi questa invenzione potrebbe essere utile effettivamente solo per quelle persone anziane non autosufficienti che restano sole nelle quattro mura di una casa.
E se il vecchietto si abbassa rapidamente per raccogliere l'euro caduto dalla propria tasca che succede ? Bisognerà comprare un altro airbag ?
Le idee originali e bizzarre di una donna insicura di sè. Parte I.
È da un po’ di tempo che leggo un libro sulle storie d’amore e sulle forme del tradimento.
Ho pensato di riportare sul blog il riassunto di una storia veramente incredibile. Perlomeno per come è andata a finire.
Ma non fatemi dire ora il finale non sarebbe giusto.
Il libro riguarda la storia di due coppie di coniugi ed una terza persona estranea entrata nella vita di queste che hanno vissuto, e in parte subito, una situazione a dir poco assurda dal momento che si è arrivati a capovolgere fatti e situazioni ed a negare fatti reali noti a più persone.
In sostanza si tratta di un innamoramento nato tra Teresa e Marcello, due persone legate entrambe da vincolo matrimoniale (rispettivamente con Antonio e Sonia).
Il tutto, narra il libro, avvenuto alla luce del giorno e sotto gli occhi di più persone.
Né Marcello né Teresa hanno però mai manifestato la forte amicizia e i sentimenti provati unilateralmente rispettando, almeno sino a quando non è entrata a far parte del gruppo la terza persona estranea, il patto di ferro deciso in precedenza.
La storia narrata dal libro è talmente incredibile che merita di essere raccontata.
Teresa ha un’esperienza matrimoniale quasi ventennale con un ricco imprenditore (Antonio) che ha sudato molto effettivamente per arrivare al risultato raggiunto tanto da aver probabilmente trascurato la propria donna e i propri figli.
E come quasi sempre accade i ricchi imprenditori che viaggiano di qua e di là non sono molto propensi ad essere fedeli con le proprie consorti. Infatti, Teresa vive da anni ed anni una situazione di disagio essendo a conoscenza dei continui tradimenti del marito.
Ma Teresa nonostante ciò e nonostante il ripetersi delle crisi pur recandosi da un legale per la separazione e pur togliendosi il proprio anello per poggiarlo sul tavolo, con tanto di biglietto al marito alla presenza dei propri figli, non decide di porre fine al suo matrimonio con Antonio.
Eppure come narrato dal libro Teresa confida a Marcello di non essersi mai innamorata di un uomo e quindi del proprio uomo tanto da non averlo mai soddisfatto pienamente sul lato sessuale.
A Teresa forse interessava più il tenore di vita agiata e la comodità che si poteva permettere. Forse era questa, da quanto inteso dal libro, la vera ragione di Teresa di non lasciare Antonio nonostante la consapevolezza e la confessione di questi dei tradimenti.
Teresa narra il libro è una donna umile. Se non altro per i suoi precedenti campi lavorativi.
Ma è anche una donna sola e il suo isolamento nonché le continue trasferte verso altri luoghi diversi dal proprio nascondono evidentemente altre verità e le vere sofferenze di Teresa.
Che Teresa nascondeva abilmente evidentemente non solo ai familiari ma anche ai vicini di casa. Il tutto sino a quando un giorno decise di fare amicizia con Sonia più grande di età di lei, di qualche anno, coniugata appunto con Marcello.
Ed è a Sonia che Teresa racconta parte della sua vita vissuta, le sofferenze, le proprie ansie e le proprie difficoltà tenute ben nascoste e mai sbandierate ai quattro venti.
Teresa dopo Sonia, la sua vicina di casa, conosce da lì a poco naturalmente anche Marcello.
E la conoscenza di Marcello sembra essere per Teresa subito un toccasana sicuramente di suo gradimento tanto da comportarsi da subito con Marcello come amici di vecchia data.
Teresa prende cognizione quasi immediatamente di alcune qualità di Marcello evidentemente a lei sconosciute tanto che la scusa per un incontro tra i due diventa di routine.
In verità l’intesa tra Teresa e Marcello è quasi immediata ed inizialmente fatta di soli sguardi e ammiccamenti.
Intesa ed amicizia che però diventa ogni giorno sempre più solida e pericolosa.
Fino a cercarsi entrambi in ogni momento della giornata.
L’intesa è anche una amicizia vera sembra nascere però anche tra Teresa e Sonia infatti non vi è giorno senza un incontro.
Teresa e Sonia escono insieme a fare la spesa oppure ogni qual volta una ha bisogno della compagnia dell’altra. Mentre Marcello, rimane in disparte non si intromette tra le due donne almeno sino a quando non percepisce e constata che è Teresa a cercarlo.
Inizialmente con la scusa di fare dei piccoli favori.
Ed è Teresa ad avvicinarsi, anche troppo, a Marcello che da lì a poco esce con le due donne.
Si forma in pratica un bel gruppo di tre persone che passano le giornate piacevolmente.
Ed è proprio a causa di questi continui incontri che Teresa conoscendo meglio Marcello inizia a dimostrare affetto e ad avanzare le più svariate richieste di favori sempre più continui.
Tanto che Marcello nella prima occasione utile confessa a Teresa di non essergli indifferente.
Il piacere di stare insieme era evidentemente reciproco tanto che …..
Fine della I parte.
Il resto ve lo riporterò in seguito a piccoli passi. Vi assicuro si tratta di una bella storia.