Dal 14 Trenitalia ha dato avvio, con il “Frecciargento”, al collegamento tra Bari e Roma in 3 ore 59 minuti e verso Lecce in appena 5 ore e 21 minuti. Si tratta del nuovo Etr 600 che dovrebbe d’ora in vanti far guadagnare ai Salentini e ai turisti circa un’ora.
Per consentire ciò è stato necessario sopprimere - giustamente - alcune fermate in stazioni non capoluogo di provincia. Una scelta, questa di Trenitalia, che per una volta condivido pienamente.
Trovo errate, quindi, le lamentale dei Sindaci di centri come Ostuni, Barletta, Monopoli, Fasano ecc.. che pretenderebbero la fermata sotto casa. È evidente che questi signori non hanno capito nulla cioè che non si può pretendere che il treno fermi sotto l’uscio della propria casa.
Un esempio? Anche ad Otranto abbiamo la stazione e cosa dovremmo pretendere che il treno da Roma arrivi e parta direttamente da Otranto? Anche se non sarebbe sbagliato?
E poi di cosa si lamentano i nostri corregionali? Forse bisognerà ricordare loro quanti chilometri sono costretti a fare i salentini del sud salento per recarsi alla stazione di Lecce?
Perché non possono fare loro, per il bene comune, la stessa cosa? E non credo sia un grosso sacrificio fare qualche chilometro se vogliamo ridurre davvero i tempi con le altre città del Nord.
Quindi, prevedere, dalla partenza da Lecce, le fermate solo a Brindisi, Bari, Foggia e Caserta la ritengo la decisione più ragionevole e mi auguro che non sia modificata.
Non condivido neppure le “battaglie” che alcuni politici locali vorrebbero mettere in atto mi sembrano davvero fuori luogo. Semmai bisognerebbe fare una battaglia nei confronti di Trenitalia per anticipare le partenze da Lecce in quanto l’arrivo a Roma per le ore 11.00 lo considero non idoneo.
Infatti l’orario in vigore dal 14 dicembre ’08 è il seguente:
LECCE - ROMA (ESF 9352) partenza 5.39 arrivo a Bari 7.01 arrivo a Roma ore 11.00 in 5 ore e 21 minuti (-1h)
ROMA – LECCE (ESF 9357) partenza 18.00 arrivo a Bari 21.59 arrivo a Lecce ore 23.21 in 5 ore e 21 minuti (-1h)
L’arrivo a Roma per le ore 08.00 sarebbe concorrenziale persino con l’aereo e consentirebbe ai Salentini di risolvere tutto in giornata.
Io dico la mia.
La lettera aperta è stata pubblicata sul Il Paese nuovo quotidiano del Salento.
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