martedì 16 dicembre 2008

Ci risiamo. Si metterà mano, ancora una volta, al codice della strada.


Ma fino a quando si può andare avanti in questo modo? Ovvero, di ritoccare ogni giorno una legge?

Secondo una nuova proposta di legge, all’esame della camera, il tasso alcolico, consentito nel sangue di un conducente di un'autovettura scenderebbe dallo 0,5% allo 0,2%. A breve non si potrà bere più neanche un aperitivo.
Con tale proposta si sta persino valutando se applicare o meno la nuova norma alla fascia più giovane d'età o se invece in maniera generalizzata.

Ma non dovrebbero essere ormai abituati i nostri legislatori alle eccezioni di illegittimità costituzionale delle norme? Mah .... staremo a vedere.

Ma poi a cosa serve abbassare il limite del tasso alcolico se non si agisce anche sull’ignoranza, sull’inabilità, l’inesperienza di un conducente di un'automobile?

È abbassando il limite del tasso alcolico che si pensa di risolvere il problema?
Siamo sicuri che questo non creerà ulteriore confusione e disagio anche in chi opera sul campo?

Caro legislatore: rientra in carreggiata perché credo che sei proprio tu ad essere fuori pista.

Quale sarà la prossima mossa quella di far scendere i limiti del tasso alcolico a zero?

Ma ci si rende conto, una volta per tutte, che questi incidenti sono in aumento perché sono sempre meno le pattuglie sulla strada?

Ci si rende conto o no che non ci si può affidare per la “sicurezza” alle odiate e costose macchinette che non possono certamente fermare questi delinquenti e possono solo accertare una violazione al c.d.s. con invio del relativo verbale che quando va bene viene pagato? Infatti i verbali non fanno altro che ingolfare le aule dei Tribunali.

Oppure devo essere io comune cittadino a spiegare che tra la “sicurezza” e la “multa” c’è una grossa differenza?

Io credo che bisogna tornare alle pattuglie sulla strada altro che riformare in continuazione il codice.

E se una riforma si deve proprio fare, bene, allora si incominci a prevedere oltre al foglio rosa anche la "patente di guida provvisoria" in modo da rilasciare e concedere la “patente di guida” definitiva non dopo appena trenta giorni di scuola guida ma solo dopo qualche anno (due o tre) di guida pratica e senza aver demeritato. Quindi valutando le sanzioni amministrative ed eventuali incidenti.

O pensiamo, di questi tempi, di concedere ancora, soprattutto ai giovani di oggi, la “patente di guida” dopo appena trenta giorni di scuola guida e qualche guida pratica nel paesello?

Ed inoltre se una riforma si deve fare, allora, ritiriamo la patente di guida per cinque, sei, dieci  anni fino al definitivo vedrete che le cose cambieranno.

Oppure questa soluzione darebbe fastidio a qualche politico o persona “famosa” che si mette alla guida di autovetture di grossa cilindrata e fermato in stato di ebbrezza o drogato?

Questo si che è un giro di vite.
Io dico la mia.

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