martedì 28 febbraio 2017

“Sciati a casa ca sa fattu tardi ….”. Ovunque Tu sia "Ti voglio bene Mamma".

Ovunque Tu sia
"Ti voglio bene Mamma".

Sciati a casa ca sa fattu tardi ….”
Queste le tue ultime parole.
Ti ho lasciata seduta sul lettino dell’ospedale nella tua classica posizione di bambolina.
Eri li da pochi giorni.
Sono stato l’ultimo ad aver ricevuto il tuo sguardo mentre lasciavo quel corridoio dell’ospedale.
All'uscita della stanza i nostri sguardi si sono incrociati ancora per l’ultima volta.
Forse lo sentivi che stava succedendo qualcosa ma Tu come al solito non hai voluto dare fastidio.
Sciati a casa ca sa fattu tardi ….”
Le tue ultime parole.
Erano le 20:00 del 28 febbraio 2007. Come posso dimenticare quel giorno?
Nell'ascensore dell’Ospedale e lungo il tragitto verso casa pensavo a quello sguardo.
15 minuti. 15 maledetti minuti.
Il tempo di arrivare a casa......
E il cellulare suonava, suonava e suonava ... 
Ma nessuno poteva rispondere alla chiamata dell’Ospedale..... perchè il telefono, proprio quella sera, lo avevo dimenticato in macchina ...
Cinque chiamate senza risposta.....
Non era da me. Non era mai successo....
Fui avvisato dai miei parenti della chiamata dell'ospedale e del Tuo malore dopo 15 minuti che ti avevamo lasciata.... li seduta sul letto ... tranquilla come una bambolina.
10 minuti dopo quell'avviso ed ero da Te.
10 minuti che non sono stati sufficienti per darTi quell’ultimo abbraccio e bacio che forse mi avevi chiesto con quello sguardo.
L'ultimo Tuo sguardo. Che non scorderò mai. 
Io non l'avevo capito che da li a poco sarebbe successo quello che è successo.
Non posso dimenticare tutto questo.
Non posso dimenticare la Mamma che sei stata.
Sono passati 10 anni e mi sembra come fosse ieri.
Sei stata la migliore Mamma del mondo. Come posso dimenticarmi di Te Mamma?
Sentivo e sento il bisogno di scriverTi il mio pensiero e spero Ti giunga ovunque Tu sia.
Si ovunque Tu sia: "Ti voglio bene Mamma".

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