Il lavoro? Sempre meno. Di chi la colpa? Siamo proprio sicuri che è giusto tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi? Siamo proprio sicuri che una macchina industriale costa meno di un operaio?
Cosa succederà nel mondo se continueremo a far lavorare le macchine e i robot al posto dell'uomo?
Ma soprattutto non è forse giusto imporre un limite nell'uso di macchine e robot nelle aziende?
Volevo riportare qui nel mio blog, da molto tempo ormai, il mio pensiero sull'occupazione e sul lavoro in generale ed oggi finalmente ho trovato il giorno giusto.
Bene io sono convinto che è arrivato il momento di fermare l'uomo che per realizzare i robot è arrivato ad utilizzare altri robot e/o macchine simili.
Forse dovremmo farci la domanda: cosa ha comportato e comporta lo sfruttamento fino all'inverosimile di queste macchine e di questi robot? Ovvio la riduzione dei posti di lavoro e un grave danno alla collettività mentre dall'altro nella maggioranza dei casi solo un "enorme" e "sproporzionato" guadagno per gli imprenditori che non sempre sono corretti nel redigere i propri bilanci.
Guardiamoci in giro per scoprire davvero dove ci ha davvero portato il progresso.
Forse abbiamo davvero esagerato. Il massimo per esempio è pensare di risolvere il problema della sicurezza stradale con gli autovelox taroccati (vds. il caso Brescia). E che dire delle macchinette sui bus e alle uscite delle autostrade? Ma questi sono solo dei piccolissimi esempi.
La popolazione nel mondo aumenta sempre di più mentre il lavoro manuale si riduce all'osso e la gente non sa più come fare per tirare a campare mentre alcuni imprenditori e i potenti della terra si arricchiscono senza più freni.
Non sono contro il progresso - chiaro - ma forse è arrivato il momento di fermarsi e riflettere un pò perchè i risultati che questo ci ha portato non sono, a parere di chi scrive, tutti positivi.
Credo sia arrivato il momento per i potenti del mondo e soprattutto per i politici di fare un passo indietro e cioè di imporre un limite, in ogni azienda, nell'uso della tecnologia poichè un eccesso non può che essere un serio danno per l'intera collettività presente e futura.
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