giovedì 30 ottobre 2008

Il maxi risarcimento dei danni ai familiari di un giovane rimasto carbonizzato nella propria autovettura.

Una delle tante disgrazie di vittime rimaste carbonizzate

Un giudice monocrativo coraggioso del Tribunale civile di Caltanissetta, la D.ssa Alessandra Vella, sembra aver condannato la casa automobilistica Renault ad un maxi risarcimento, pare quasi un milione di euro, ai familiari di un giovane bancario Canicattese, morto addirittura undici anni fa a causa di un incidente stradale che secondo gli avvocati e quindi dello stesso giudice sarebbe stato causato "da un vizio di progettazione e produzione" del veicolo.


In sintesi, Luigi Li Calzi, un 27enne di Canicattì, morì carbonizzato in "pochi secondi" all'interno della sua Renault Laguna, acquistata un anno prima e ancora in garanzia, a causa di una improvvisa fiammata che non ha lasciato scampo alla vittima.


Il veicolo poi privo di controllo finì contro un autocarro che proveniva dal senso di marcia opposto.


In questa vicenda il processo penale per omicidio colposo si concluse con un'archiviazione perchè non si è potuto accertare chi aveva materialmente assemblato il pezzo difettoso della vettura.


Mentre in sede civile, le cose sono andate diversamente poichè il giudice, accogliendo le tesi degli avvocati, che rappresentavano i familiari della vittima, ha ritenuto che l'incendio è stato provocato dal cattivo funzionamento del sistema di alimentazione, causa principale dell'esplosione del collettore di aspirazione dell'aria.


Secondo il magistrato "la prova del difetto coincide con l'insicurezza del prodotto. Quindi è difettosa quell'autovettura, perchè del tutto priva del requisito della sicurezza".
E fin qui tutto ok.


Ora io mi chiedo in questa vicenda, come in tanti altri casi e non solo di incendi, quanto hanno influito sulla morte di questo giovane l'uso delle cinture di sicurezza?


Perchè non si parla mai del numero di persone che sono morte carbonizzate, annegate o rimaste incastrate per ore e ore nelle lamiere a causa delle cinture di sicurezza?


Io condivido le conclusioni di questo giudice ma sono convinto che anche lo Stato in determinate circostanze dovrebbe essere condannato al risarcimento dei danni in quanto obbliga (e non dà alcuna facoltà) ai conducenti di fare uso delle cinture di sicurezza con tutte le conseguenze del caso.


Io infatti ritengo che non si possono salvare le vite umane costringendo tutti all'uso delle cinture di sicurezza in ogni situazione se poi si sottovaluta l'ignoranza e l'inettitudine alla guida di una autovettura.


Io dico la mia.

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