martedì 30 settembre 2008

Una cartolina per la Presidenza del Consiglio dei Ministri.



Ricevo dal sig. Pierluigi Luperto questa immagine che pubblico volentieri per farla arrivare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Da notizie assunte dall'Espresso sembra infatti abbiano tolto una scuola ai bambini malati di tumore.
Si tratta della classe di scuola media attiva da anni nel reparto di Pediatria del Policlinico di Bari che non aprirà più i battenti.


Riporto volentieri parte del commovente articolo:


"A settembre la classe di scuola media attiva da anni nel reparto di Pediatria del Policlinico non aprirà i battenti. I tagli del ministero per la Pubblica istruzione, piovuti in provincia di Bari, si sono abbattuti sugli ultimi indifesi. A causa della decurtazione di organico subita quest´anno, il provveditorato agli studi non ha assegnato neanche un insegnate né un´ora di lezione ai piccoli pazienti del reparto di pediatria oncologica. «Da anni insegniamo nozioni di italiano e matematica a bambini che a volte sono a un passo dalla morte - accusa Felicia Positò, direttrice scolastica della scuola Media Tommaso Fiore che aveva richiesto il rinnovo della sezione Policlinico - la scuola per questi alunni costituisce spesso l´unico spiraglio di futuro. Un mezzo per aggrapparsi alla vita. Eppure chi ha operato questi tagli, evidentemente, non ha reputato il nostro un servizio importante».
La preside della Tommaso Fiore non intende aspettare con le mani in mano: «Naturalmente speriamo che possa risolversi tutto per il meglio. In caso contrario ci attiveremo autonomamente. Se non possiamo avere nuovi docenti per questi bambini chiederò ai professori che ci sono già di fare gli straordinari per garantire la continuità di questo servizio». Ad attendere l´esito di questa vicenda sono i tanti bambini ammalati di tumore che lo scorso anno superarono (nella classe di scuola primaria del Policlinico) l´esame di scuola elementare e, con grande orgoglio dei loro insegnanti, a settembre sarebbero approdati nella scuola media. Questa lunga estate di attesa per alcuni di loro potrebbe non finire mai. «Ho conservato una lettera di un alunno leucemico che ci ringrazia per avergli ridato la scuola e la speranza - racconta la preside - sono pronta a inviarla al ministro per metterla al corrente di cosa ha realmente tagliato per risparmiare".

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