D'ora in avanti è meglio non fidarsi.
Fà riflettere, infatti, la sentenza n. 20612 della Corte di cassazione, V sez., la quale, ha deciso che "Enfatizzare il difetto lede la reputazione ma comporta anche dileggio per chi è insoddisfatto" e configura il reato di ingiuria.
A pagarne le spese un fiorentino, 49enne, denunciato, pensate, da una amica che in seguito ad una litigata le aveva rinfacciato di avere frustrazioni sessuali.
In sostanza (così dice la sent. 20612/08), l'uomo che ci aveva provato evidntemente aveva detto alla donna: "se sei insoddisfatta sessualmente perché tuo marito non ti soddisfa, cercati un altro...".
Questa frase ha mandato su tutte le furie la donna che non ci ha pensato due volte per denunciarlo nonostante l'amicizia. Inutili tutte le difese dell'uomo che è stato condannato dalla Corte di cassazione anche con la multa.
D'ora in avanti, quindi, è meglio non scherzare su certi argomenti neanche con le amiche.
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