venerdì 10 giugno 2022

Addio raccomandate? In arrivo la piattaforma notifiche digitali (PND)

Chi ama la tecnlogia sarà felice.

Infatti il DCPM (decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Trasformazione digitale) del’8 febbraio 2022, n. 58, in G.U. n. 130 del 6 giugno ultimo scorso (in vigore dal prossimo 21 giugno) contiene tutte le regole di funzionamento della nuova piattaforma denominata PND ed individua le relative modalità di adesione e accesso per le pubbliche amministrazioni e per i destinatari, la messa a disposizione di avvisi di cortesia e l’accesso ai fini della consultazione di tutti i documenti informatici oggetto di notificazione.

Non deve disperare chi invece non ama la tecnologia. 

Quest'ultimi potranno delegare altri soggetti ad accedere per proprio conto alla piattaforma per reperire, consultare ed acquisire atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni.

Non è richiesto, pare, il requisito della identità digitale. L’adesione alla piattaforma è prevista su base volontaria, sia per le amministrazioni che per i destinatari degli atti. 

Nella sostanza riceveremo avvisi della raccomandata sullo smartphone.

La piattaforma notifiche digitali sostituirebbe la c.d. buca delle lettere.

In tal modo cittadini ed imprese avranno accesso, in qualsiasi momento del giorno ed anche a distanza, al proprio cassetto di notifiche.

Individuato l'atto lo si può scaricare e conservare anche  informaticamente e se si tratta di richiesta di pagamento quest'ultimo lo si può pagare on line.

giovedì 9 giugno 2022

Referendum 2022. Consigli su come votare.

Il 12 giugno p.v. si voterà per l'ennesimo referendum.

Il 73° referendum in 76 anni di storia Repubblicana.

L'Ansa, a supporto, ha dedicato un video interessante.

I cittadini ancora una volta avranno la possibilità di correggere le decisioni legislative dei parlamentari.

Le schede messe a disposizione degli elettori saranno 5 (cinque).

Scheda di colore rosso per il referendum n. 1.

Votando SI si abroga la legge  c.d. Severino la quale prevede l'incandidabilità e la decadenza automaica per i parlamentari, membri del Governo, Consiglieri Regionali, Sindaci e amministratori locali nel caso di condanna in via definitiva per vari reati tra cui mafia e terrorismo o delitti contro la P.A..

Mi pare ovvio suggerire quindi di votare il NO per questa scheda


Scheda di colore arancione per il referendum n. 2.

Votando SI si toglie la "reiterazione del reato" dai motivi per cui i Giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

Anche per questa scheda suggerisco di votare il NO.

 

Scheda di colore giallo per il referendum n. 3.

Se vincesse il SI, i magistrati durante la loro carriera non potranno più passare dal ruolo di Giudice a quello di Pubblico Ministero e viceversa.

Ci sarebbe una separazione netta delle due funzioni e il magisrato dovrebbe decidere a inizio carriera quale percorso intraprendere.

Mi pare ovvio suggerire quindi  per questa scheda di votare per il SI.

 

Scheda di colore grigio per il referendum n. 4.

Se vincesse il SI, anche i menbri laici potrebbero esprimere giudizi sui magistrati.

Cosa che oggi non è prevista.

Anche per questa scheda consiglio di votare per il SI.


Scheda di colore verde per il referendum n. 5.

Se vincesse il SI ogni magistrato potrebbe proporsi in modo autonomo.

Oggi invece c'è l'obbligo per un magistrato che vuole candidarsi al CSM di raccogliere da 25 a 50 firme di altri magistrati.

Quindi per la scheda verde il consiglio è quello di votare per il SI.