sabato 3 settembre 2016

La vignetta del giornale satirico Charlie Hebdo sul sisma italiano. È stata interpretata correttamente?


La satira si sa a volte è diretta e anche pungente. Spesso non la si comprende o la si travisa.
A mio modesto parere queste vignette non si riferiscono ai morti del terremoto ma a chi li ha causati.
Si tratta, sempre a mio modesto parere, di una provocazione vera e propria tipica di chi vive di vignette e senza guardare in faccia nessuno.
Queste vignette forse sono state mal interpretate per cui la reazione a catena di molti italiani potrebbe essere ingiustificata per non aver colto il senso delle vignette e della precisa imputazione di questo disastro alla "Mafia" (in generale).
Per cui io non esprimo alcuna disapprovazione a queste vignette anche perché i fatti e le immagini che ci hanno fatto scorrere davanti agli occhi in questi giorni NON danno affatto torto al vignettista.
Ed è a quello stato di cose, ai fatti, alle conseguenze evitabili, che sicuramente si riferisce il giornale satirico. Non hai morti. Non hai parenti delle vittime.
In fondo quanto di noi  italiani si sono indignati vedere le case crollare come polvere ?
Si tratta quindi di satira. E come tale deve essere accettata.
Come possiamo far finta che il sistema Italia è malato?
Come possiamo far finta che la politica italiana a tutti i livelli pensa a se stessa a “mangiare” a quattro ganasce?
Come possiamo far finta che in questo caso erano previste anche delle risorse economiche per ricostruire gli edifici in modo antisismico e per evitare tali morti ?
No. Non sono d'accordo con chi si lamenta di queste "vignette".
Non c'è alcuna differenza poi con un "articolo" di un giornale italiano che contesta, di fatto, le stesse cose del vignettista. 
In fondo forse ce le meritiamo.
Queste realtà non fanno schifo a nessuno ?


Preghiera del Marinaio. In occasione della Festa della Madonna dell'Alto Mare di Otranto.

venerdì 2 settembre 2016

La signora Marilena: l'umiltà del bisogno. Brava Silvia.

La signora Marilena: l'umiltà del bisogno
Mi sono innamorata di Lecce.
Lecce non sembra una città del sud, sfido chiunque a non scambiarla per le più glamour Milano, Torino, Bologna.
Lecce è viva, come solo una città ospitale e generosa può esserlo.
Mi sono avventurata tra le sue vie con gioia, ho assaggiato profumi particolari - cuoio, terracotta, cartapesta, cotone - e ammirato opere artigiane di inestimabile valore.
Stavo per andarmene da Lecce a cuor leggero. Stavo.
Sulla via del ritorno, la mia vita tutta pailettes rosa e souvenir colorati s'è momentaneamente ingrigita.



Lei è la signora Marilena.
Una signora come tante altre che s'incontrano per le splendide vie pugliesi. Distinta, a modo, sedeva composta avvolgendo le mani attorno all'esile corpo segnato dalla vita.
Indossava una gonna nera, un maglioncino nero, delle ciabatte classiche da nonna nere, ed aveva accanto un borsello nero.
La signora Marilena ha la pelle liscissima ed è dolce come lo zucchero. Nei pochi minuti nei quali le ho rivolto la parola mi ha insegnato più di quanto io abbia imparato a scuola in tredici anni.
Mi ha parlato di orgoglio, di come si debba mettere da parte quando si ha bisogno di aiuto.
Mi ha parlato di umiltà, perché non servono tanti gesti plateali per dimostrare che si è in difficoltà.
Mi ha parlato di fede, e mi ha persino detto che il Signore, lo stesso al quale ha chiesto di benedirmi, si era manifestato tramite me.
La signora Marilena stasera giace sul freddo pavimento del centralissimo Corso Vittorio Emanuele, all'altezza del numero 80, a Lecce, su di un cartone mezzo rotto.
La signora Marilena vorrebbe solamente una chiacchiera, e poter comprare il pane il giorno dopo.
La signora Marilena ha due occhi grandi come le luci dei fari e ti scrutano dentro.
La signora Marilena, a terra, era più pulita di me, con le borse degli acquisti al braccio.
La signora Marilena non ha fatto nulla di male per questo mondo schifoso, anzi ha lavorato per anni, magari anche per te che stai leggendo e nemmeno lo sai, ma ora ha meno di 500 euro di pensione nelle tasche, e quasi 400 se ne vanno solo di affitto.
La signora Marilena si è abbassata a chiedere l'elemosina, senza nemmeno scrivereho fame su un cartello.
La signora Marilena ha semplicemente posto un cappello di lana nero, come tutto il suo vestiario, davanti a sé, e si è seduta. Nessuno la nota. Nessuno disturba.
La signora Marilena potrebbe benissimo essere mia - o tua - nonna, per non dire madre. Potrebbe farti sedere accanto e raccontarti della guerra, o della pace.
La signora Marilena, quando ha saputo il mio nome, mi ha citato A Silvia di Leopardi, anziché chiedermi denaro.
La signora Marilena, abbracciandomi, tremava.
La signora Marilena, quando le ho chiesto una foto assieme, s'è coperta il viso per vergogna - non dell'elemosina, no, ma perché nelle foto esco un mostro.
E invece, signora Marilena, lei è proprio bella.
Dei mostri, siamo noi.
Io sono una stronza, lo so, ed anche parecchio egoista. Ho fatto della legge del contrappasso il mio mantra, ma se mi chiedono 1 euro per mangiare dico che non lo ho e mi volto dall'altra, perché tutti abbiamo fame a questo mondo, chi di questo chi di quello.
Ma. Ma.
Ma la signora Marilena è quel Cristo che s'incontra per le strade, che ti accoglie a braccia aperte anche se non ti conosce, perché forse tra le due avevo più bisogno io.
La signora Marilena mi ha sconvolto l'anima.
Ora vi chiedo, cari Leccesi.
Io non abito a Lecce. Ma vi scongiuro, portate un euro ciascuno alla signora Marilena da parte mia.
Non vi chiedo soldi per me - che farmene? Per i souvenirs? - No. Date un pezzo di pane alla signora Marilena, parlate con lei. Abbracciatela. Confortatela. Come se fosse vostra nonna, vostra madre.
Mi avete accolta nella vostra stupenda città a braccia aperte, voltatevi verso le vostre mura ed abbracciate lei per me.
Ricordatevi le parole di Papa Francesco sul parlare coi nonni, se proprio io non vi sto simpatica.
Ma fatelo, perché un domani lì potreste esserci voi - o io.

Dal Blog di Silvia.

venerdì 26 agosto 2016

Complimenti ad Antonio Sepe. Il calciatore della F.C. Otranto (Eccellenza) passa all'AKragas in Lega Pro.


Antonio Sepe
(Foto: Luciano Esposito)

Doppio salto di categoria per il calciatore Otrantino Antonio Sepe.

Dall’Eccellenza Pugliese al campionato di Lega Pro alla corte dell'Akragas di Di Napoli.

Complimenti ad Antonio Sepe ma anche alla Società F.C. Otranto. 

L'uruguaiano classe 1992 e con passaporto italiano ritorna nel calcio professionistico grazie alle ottime prestazioni fornite sotto la guida del Mister della F.C. Otranto Andrea Salvadore.

Andrea Salvadore
(Foto: Luciano Esposito)

giovedì 25 agosto 2016

Montepremi del Superenalotto ai terremotati. Non è tutto cosi semplice.



Condivido anche io il fatto di acquisire forzatamente e di utilizzare le somme dei "montepremi" dei giochi attualmente in corso per le calamitá naturali ed imprevedibili come quelle di ieri.
Ma non è cosi facile come si pensa... 
Cisto che miloni di persone hanno giá giocato e quindi fatto un singolo contratto con lo Stato e con le agenzie dei monopoli che gestiscono i giochi.
Occorrerebbe, immagino, una legge ad hoc ed in questi casi fissare una data del prelievo forzoso in modo da renderlo noto a tutti e impedire, quindi, di instaurare ulteriori e nuovi contratti....
Tutto è possibile... specie in caso di calamitá .... 
Tra l 'altro se hanno fatto in passato un prelievo forzoso sui c/c dei cittadini a maggior ragione lo Stato potrebbe prelevare forzatamente queste ingenti somme giá a disposizione... 
L'auspicio è quindi quello che qualche parlamentare prenda lo spunto da queste semplici osservazioni per fare una proposta di legge ad hoc.... anzichè cazzeggiare e fare passerella...
Mentre vi scrivo ho scoperto quello che ... vi invito a leggere .... link 

venerdì 19 agosto 2016

Otranto. A proposito di cartoline, di rifiuti, di rispetto delle regole e di mancanza di sanzioni amministrative ....


A proposito di cartoline, di rifiuti, di rispetto delle regole e di mancanza di sanzioni amministrative ... 
Questa mattina, stanco di vedere le solite immagini, all'ingresso di casa, ho avvisato amministratore di Condominio e Polizia Municipale per sanzionare una volta per tutte chi non rispetta le regole, le Ordinanze del Comune di Otranto e del Comandante della Polizia Municipale ..... (alcuni proprietari e villeggianti che pensano di depositare rifiuti quando gli pare ....)
La risposta ? Ve la lascio immaginare ... 
Dico solo che sono stufo ... di queste immagini e situazioni ... che rendo pubbliche, come sempre, nel silenzio di chi di dovere.
Per la cronaca oggi si ritirava il vetro ...


Sanzioni ai trasgressori a Otranto quando ?



Burkini SI. Burkini NO. Dove sta la verità?



Burkini si. Burkini no.
Che dire... la questione è complessa e non va fatta confusione.
Insomma restando al burkini una riflessione mi viene spontanea.
Ma negli anni 50 non erano forse le nostre nonne ad usare costumi simili ?
Poi le nostre nonne si sono emancipate ... 
E chi lo dice che questo non può succedere anche per quelle donne che oggi usano il burkini inventato, tra l'altro, in Australia ?
Eh già perché la designer del burkini pare essere australiana.
Non solo a quanto pare questo modello viene venduto ed utilizzato nel mondo anche da chi musulmano non è.
Io sarei dell'idea, quindi, di lasciare libertà su questo aspetto che non ha nulla a che vedere con il terrorismo e di far passare un pò di tempo.... prima di giudicare!
Una cosa positiva che sfugge a molti è vedere dialogare e stare insieme donne in burkini e donne in bikini - con figli al seguito - e forse questo può essere un primo passo... per un cambiamento ..
No. Non è il burkini (che è cosa ben diversa dal burka) a farmi paura ....
Lasciamo fare alle donne .... loro si che sono brave non gli uomini.
Il tempo ci dirà chi ha ragione.





lunedì 15 agosto 2016

Ohimmena c'è me tocca sintire e vidire... Povero "centro storico" di Otranto.

Ohimmena c'è me tocca sintire e vidire... 

Povero "centro storico" di Otranto. Andrebbe tutelato e invece ...

Sulle pagine di facebook, si discute, e si pretende, meno caos, meno miscuglio di odori, meno puzza, meno disservizi e soprattutto meno sporco e spazzatura ... sul lungomare ed in particolare nel centro storico di Otranto..... 


Tutto questo viene preteso in pieno agosto, a ferragosto e durante la, contestuale, celebrazione di una grande festa religiosa e civile che già da sola richiama altri .... cittadini e (presunti) fedeli ... dei paesi viciniori …. che vanno ad aggiungersi al gran numero di turisti che affollano la Città dei Martiri ….

Il tutto lo si fa, a mio modesto parere, senza esaminare lo stato dei luoghi e senza riflettere veramente ... su come stanno le cose.


E lo dico chiaramente anche perché in altri "luoghi di villeggiatura " e noti “centri storici” tutto questo non succede.


Lo dico chiaramente e pubblicamente anche perché sono molti gli Otrantini che evitano, in questi giorni, di andare in centro.... un motivo ci sarà ?


A chi attribuire le colpe di quello che succede e si vede ad Otranto ?


Le colpe sono da attribuire, a mio modesto parere, in parte, a chi, negli anni, ha consentito di veicolare, concentrare ed ammassare 50.000-100.000 persone.... in un raggio di un chilometro quadrato, in una area urbana molto ristretta e delicata, dove si è giunti a ridurre all'osso gli spazi pubblici e a trasformare un bellissimo  ed invidiato “centro storico” (di certo non per la presenza dei negozi), ormai eccessivamente antropizzato, in un grande centro commerciale pieno però di roba mangereccia e con numerosi spazi, ormai, persino privatizzati …


Riflettete e meditate gente ... perché la "villeggiatura" e la "salubrità" sono un'altra cosa.