Ha ragione Monti a “preoccuparsi”
dell’attuale sistema sanitario nazionale.
È chi l’ha preceduto che
non si è ma reso conto dei costi eccessivi e diversi del S.S.N. da Regione e
Regione dove le truffe e gli sprechi anche da parte degli stessi operatori non
si contano più ai danni del S.S.N..
Una soluzione per avere
una sanità giusta ed uguale per tutti sul territorio nazionale sarebbe, secondo
me, quella di togliere ogni potere in merito alle Regioni. Accentrare cioè l’“assistenza
e l’organizzazione sanitaria” a livello centrale soprattutto per quanto
concerne gli acquisti di beni e servizi dove maggiormente si verificano sprechi e truffe.
Per fare ciò occorrerebbe
rivedere la legge costituzionale n. 3 del 2001 che ha ridisegnato le competenze
di Stato e Regioni in campo sanitario e dare una garanzia a tutti i cittadini dei
livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale e cioè
regolamenti chiari e uguali in tutte le Regioni.
Non è possibile, infatti,
assistere passivamente a fenomeni di norme diverse e prezzi diversi da Regione
a Regione nei diversi settori e per i prodotti e i servizi sanitari.
Occorre un contenimento
e/o una rivisitazione delle procedure ma soprattutto un costante monitoraggio
dell’andamento della spesa anche perché il “sistema” a livello nazionale non è affatto
omogeneo.
E ciò può avvenire solo a
livello centrale anche perché le regioni hanno dato prova di non essere in
grado di farlo o di mal gestire le risorse finanziarie e di non contenere la
spesa sanitaria.
Per avere certezza sui
livelli essenziali di assistenza a livello nazionale eliminerei quindi ogni potere, in merito, alle Regioni considerato che si sono
dimostrate incapaci (per quello che riguarda i cittadini) a gestire un servizio
cosi delicato.
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