Diamo tutti un senso alla vita
Chi comprende e chi trascura il senso della vita.
Oggi vi evidenzio due diverse storie che riguardano l’uomo.
La prima davvero bella è quella di John Wood, già numero due, a soli 35 anni, di Microsoft in Asia.
Una bella storia la sua che dovrebbe far comprendere davvero a tutti il senso della vita. Infatti, gli è bastato un viaggio in Nepal, in un villaggio di Bahundanda, per fargli cambiare completamente la vita. Dopo quel viaggio ha detto NO a Bill Gates, No al Potere, e, quindi, NO alla ricchezza esagerata, per dedicarsi interamente ai poveri dell’Himalaya.
John Wood è passato quindi dalla bella ed agiata vita alle miserevoli scuole, prive di libri, del Nepal e dell’Indocina, ovvero, del Terzo mondo. John, dall’alto della sua esperienza, è stato in grado di realizzare e guidare “Room To Read” - http://www.roomtoread.org/ - un'organizzazione non governativa da fare invidia alle multinazionali con la quale raccoglie fondi per le biblioteche, per l'infanzia, le scuole, i libri, i computer.
In pochi anni è riuscito: a realizzare trecento nuove scuole utilizzando la manodopera del posto; dare vita a 4.000 biblioteche; due milioni di libri per l'infanzia in lingue locali distribuiti gratis più un milione e mezzo di libri in inglese; 150 laboratori con computer per la connessione on line con il mondo intero; tremila programmi in aiuto di bambine e ragazze per strapparle alla miseria, all’analfabetismo e all’oppressione sessista (tutta musica questa per i nostri politici).
John Wood in quel villaggio conobbe mister Pasupathi, all’epoca amministratore di tutte le scuole del posto: pochi banchi, poche sedie e poche stanze chiamate biblioteche ma senza libri in vista.
Ho i brividi a leggere e riportare qui le parole di mister Pasupathi che riferendosi ad un armadio (l’unico) chiuso a chiave disse a John: “Là sono i miei pochi tesori, venti libri per centinaia di bimbi e ragazzi" e ancora: “Chissà, forse lei un giorno tornerà qui portandomi qualche libro. O forse ci dimenticherà".
Ebbene, John Wood fu colpito evidentemente non solo dal luogo e dalle situazioni mai di persona viste prima ma anche dalle parole di quel vecchio maestro Nepalese.
Da quel giorno i bambini di quel villaggio, senza libri, né scuola, divennero per John la priorità assoluta. Ha avuto problemi con Microsoft e Bill Gates ma alla fine ha vinto la sua determinazione ha vinto la sua voglia di dare un senso alla vita e quindi pensare alle cose essenziali.
Bellissimo anche il contenuto di una mail che John Wood ha ricevuto da un bambino che aveva appena ricevuto un pc: “Mister Wood, grazie per questa macchina dentro cui è nascosto il mondo d'oggi”.
La seconda storia - quella davvero triste - riguarda invece i nostri politici.
Mentre in tutt’Italia si parla di esuberi, di operai che perdono il lavoro, di eliminare le province, cosa fa l’assise della nostra provincia?
Ebbene gli assessori e i consiglieri provinciali, a pochi giorni dal Natale, si auto determinano l’aumento delle proprie indennità peraltro con effetto retroattivo. Complimenti davvero!
Io volevo chiedere a questi signori (a quanto pare non tutti) se anche loro hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese; se anche loro hanno le stesse difficoltà di chi rischia o è gia senza un lavoro; se anche loro rischiano di passare un brutto Natale.
Per favore usate quelle ingenti somme per altri e più nobili scopi.
Se John ha regalato e regala un sorriso ai bambini del terzo mondo voi non fate altro che far piangere chi vi sta al vostro fianco ovvero Salentini che hanno bisogno di aiuto! Ovvero, chi vi manda ad occupare quella poltrona che attualmente occupate.
Questa lettera aperta è stata inviata per la sua eventuale pubblicazione al Quotidiano di Lecce e del Salento Lecceprima.it
2 commenti:
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