giovedì 10 ottobre 2013

Microchip al posto dei contrassegni di assicurazione. Come al solito in Italia si esagera sempre in conformità ad un strano principio che le leggi vengono fatte per essere contestate e impugnate.


Dal 18 ottobre p.v. dovrebbe (il condizionale è d'obbligo visto l'andazzo politico) entrare in vigore il D.M. del 9.8.13 n. 110 che prevede la progressiva dematerializzazione dei contrassegni di assicurazione dei veicoli a motore su strada.
Il tutto avverrebbe attraverso la sostituzione dei contrassegni cartacei con i sistemi elettronici o telematici. 
Le Forze dell'Ordine o la Polizia Locale secondo il decreto non dovranno più guardare il parabrezza ma collegarsi alla banca dati istituita presso la Direzione Generale della Motorizzazione che come per il bollo auto (Agenzie delle Entrate) darà una risposta immediata sulla regolare copertura assicurativa della vettura.
Fin qui tutto ok e lo condivido.
Quello che non condivido è invece la possibilità che l'autoveicolo lasci una traccia elettronica attravreso la lettura di un microchip in occasione del passaggio dal casello autostradale, Tutor, Autovelox, Telecamere ZTL, ecc...
Ma dico io ma che fine ha fatto la "privacy" dei cittadini ?
E soprattutto che c'azzecca la lettura del microchip e quindi la tracciatura, in pratica, costante di una autovettura che non commette alcuna infrazione ?
Capisco che molti automobilisti non pagano la RC auto ma quello che non ritengo lecito è il controllo sulla vita privata e la libertà di movimento di tutti i cittadini prevista dall'art. 16 della Costituzione Italiana secondo il quale "Ogni cittadino è libero di uscire dal  territorio della Repubblica e di rientrarvi".
E ora dobbiamo forse chiedere il permesso per muoverci ? 
Non è sufficiente quanto siamo già sotto controllo ?
Come al solito in Italia si esagera sempre in conformità ad uno strano principio che le leggi vengono fatte per essere contestate e impugnate.

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