martedì 14 giugno 2011

La tassa di soggiorno a Otranto.



L'amministrazione comunale di Otranto dal 1 luglio p.v. per garantire una migliore qualità dei servizi potrebbe istituire in base alle indicazioni provenienti dalla legge sul federalismo fiscale la "tassa di soggiorno" peraltro già operativa in alcune città europee e non solo italiane. E chi viaggia non può che essere a conoscenza e confermare tutto ciò.
Questa comunità ha certamente la necessità di reperire risorse economiche per migliorare la qualità di vita anche dei propri cittadini e per 365 giorni l'anno.
L'unica mia perplessità in merito riguarda solo il fatto se il pagamento di questo obolo verrà o meno interamente devoluto all'amministrazione. Perchè se cosi non fosse avremmo fatto un buco nell'acqua.
La tassa a parere di chi scrive dovrebbe essere valutata sotto altri aspetti non trascurabili poichè non bisogna dimenticare che i turisti usufruiscono "gratuitamente" di parte dei servizi ai quali contribuiscono direttamente i cittadini e gli operatori commerciali locali per cui è giusto che anche loro contribuiscano almeno in parte all'efficienza di questi servizi.
Secondo il mio umile parere però l'amministrazione dovrebbe applicare alcuni criteri di gradualità o coefficienti di applicazione differenziata anche in proporzione alla "posizione" (es.: A, B, C, D, ecc...) delle strutture o dei servizi offerti. E per diminuire l'impatto del contributo sul settore alberghiero dovrebbe estendere tale contributo a tutti i restanti servizi turistici (musei, bus che arrivano a Otranto, mezzi di trasporto locali ecc..). Ed inoltre prevedere una percentuale degli introiti derivanti da questa tassa per il finanziamento dei corsi di istruzione di lingue straniere per gli agenti della Polizia municipale.
In conclusione sono favorevole alla tassa di soggiorno da far pagare ai villeggianti.
E non condivido quei mugugni da parte di alcuni operatori del settore che si lamentano che la stagione estiva è già iniziata .... perchè cosi non è.... anche perchè sarebbero delle risorse perse se non applicate già in questa stagione estiva.

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1 commento:

Carmine ha detto...

la tassa di soggiorno è un vecchio balzello che ogni tanto ritorna, alcuni anni venne tolto primo perchè la piccola quota di 200 lire a notte era minima e perchè i soldi ricavati il 50% era speso nella riscossione dell'imposta e altro 50% nella promozione del territorio e non nel pagamento dei servizi.

Il turismo in un territorio deve essere visto come una risorsa economica e non solo come attività da tassare, il turista incentiva l'economia e paga tutti i servizi che usufruisce di già, se prende autobus paga il biglietto, se dorme paga l'albergo, la spiaggia la paga, i musei non sono mai gratis, il ristorante lo paga, il caffè al bar lo paga, spero non si volgia mettere anche il tassametro al naso per aria da respirare!

Il problema e che la stessa cittadina c'è un livello di servizi generale di bassa qualità dove il prezzo che viene già pagato è alto rispetto a quello che viene offerto. penso che dovreste trattare i turisti con maggiore rispetto e non cosiderli solo dei polli da spennare.