domenica 5 settembre 2010

Otranto: Pensare all'accoglienza si ... ma non solo a quella dei poveri immigrati

Negli ultimi giorni ho sentito molto parlare ad Otranto, nella Perla del Salento, di “accoglienza".

Tale argomento mi spinge a dire la mia in merito.

Preciso che l'intento di questa mia nota è solo quello di sensibilizzare e invitare la locale amministrazione a non continuare a parlare solo di accoglienza per gli immigrati..... e di Pace, di non continuare a interessarsi di spettacoli che dovrebbero essere lasciati invece ai privati. A luglio e ad agosto (almeno) ci si doveva preoccupare dell'“accoglienza” di quei “Turisti” che qui a Otranto decidono di passare le loro vacanze sempre più brevi. Di quei Turisti che non trovano neppure la “segnaletica” specifica per raggiungere a “piedi” certi itinerari o luoghi “consigliati” da visitare.

La ragione di questa mia nota è anche per denunciare lo stato di degrado in cui si trova, a parere di chi scrive, la città, che è anche mia, e non solo della periferia.

Inaccetabile che una città come Otranto da rendere ancora più bella si presenti ai Turisti di un certo livello nelle condizioni in cui si trova pertanto se non si è in grado di assicurare almeno l'ordinaria amministrazione agli amministratori non resta che prenderne atto di dire le cose (bilancio) come stanno effettivamente ed agire di conseguena e lasciare spazio a chi ha più tempo e passione per risolvere almeno le piccole problematiche che interessano i cittadini e la qualità della vita a Otranto. Immaginate chi esce la mattina dalla propria abitazione e deve scontrarsi con i tanti pericoli a cui va incontro con il rischio di andare in ospedale.

Città dove anche le persone con gravi handicap si rendono conto della triste realtà specie nei periodi estivi. Nulla è stato fatto e nulla si intravede all'orizzonte per risolvere questi problemi. Di questo si deve interessare l'amministrazione non ad organizzare e gestire personalmente spettacoli e manifestazioni varie che a parere di chi scrive, lo ripeto, devono essere lasciati ai privati sotto la direttiva di un assessore al Turismo.

Basterebbe per esempio agli amministratori fare una passeggiata a piedi o in bici per tutta la città per rendersene conto che non si può accogliere i “Turisti” in questo modo e in questo stato persino in pieno agosto.

Otranto città turistica una delle “Perle del Salento” che ha contribuito a portare economia anche (e soprattutto) ai paesi viciniori non dovrebbe e non può ridursi nello stato in cui oggi si trova.

E anche le autorità provinciali e regionali dovrebbero e devono fare la propria parte in tal senso.

Se l'amministrazione locale non è in grado di risolvere le varie problematiche evidenziate di ordinaria amministrazione non resta altro che chiedere interventi speciali e straordinari in fondo sono città come Otranto che portano economia ai paesi viciniori e se questi sono cresciuti in tutti i sensi lo devono alle città come Otranto il cui nome viene sfruttato sino all'inverosimile e in tutti i settori. E ora di dire basta anche a questo sciacallaggio.

Otranto da sola non c'è la può fare? Allora bisogna trovare altri strumenti e idee e interventi legislativi speciali perché cosi non va. E a questo che i politici devono impiegare il loro tempo.

E se Otranto in questo fallisce ci rimettono tutti questo è certo.

La trascuratezza e la poca cura dell'arredo e dell'ambiente urbano cittadino poi è sotto gli occhi di tutti. La città si è presentata ai Turisti (e ai turisti) con delle strade e con i marciapiedi, anche nelle isole pedonali, piene di buche o pericoli di vario genere.

Marciapiedi in parte divelti anche in pieno centro urbano (via Giovanni Paolo II – Via P. Presbitero - via Primaldo). Il pericolo di caduta per tutti, sia a piedi che con i mezzi è costante in ogni angolo della città oramai diventata la città dei pali, paletti e transenne. Guardatevi in giro. Ora sono troppi.

E non si fa certo una bella figura.

È una tristezza per un Otrantino osservare in continuazione che le persone rischiano di cadere o sapere che cadono rovinosamente a terra.

In città, ad eccezione della strada principale su tutto il viale Giovanni Paolo II, molto trafficata, non vi era fino a qualche giorno fa (e prima di una mia segnalazione), traccia di strisce pedonali in contrasto con la segnaletica verticale che ne indicava invece la presenza (!)

Queste venivano realizzate solo dopo la mia segnalazione anche se solo in parte.

Ma nel resto della città la segnaletica è tuttora assente per cui i pedoni (Turisti grandi e piccoli) non possono nemmeno “pretendere” di avere - in diritto - la precedenza nel passare da un lato all'altro della strada con tutti i rischi che ne conseguono.

La mancanza di tutto questo in una città Turistica come Otranto chi scrive lo considera solo un fatto negativo e molto grave e come me lo pensano quei Turisti che decidono di non tornare più a Otranto nonostante la sua inestimabile bellezza.

Forse gli amministratori non se ne rendono conto poiché molto impegnati anche nelle loro attività lavorative personali (ma allora perché candidarsi?) la Politica non si può per fare per hobby o per interessi personali.

La gente oggi è più libera rispetto dal passato e ha tutti i mezzi per denunciare fatti e misfatti attraverso internet anche se qualcuno vorrebbe zittirci.

Ebbene chi scrive ritiene che ai cittadini non interessa chi realizza le strisce pedonali interessa che vengano realizzate e su tutto il territorio anche perché la realizzazione di tale strumento di sicurezza è utile per i cittadini e per i Turisti grandi e piccoli ed è previsto da una legge dello Stato (C.d.s.) come pure la sua ordinaria manutenzione.

E che dire del decoro urbano, delle affissioni di manifesti ovunque e del caos relativo alla segnaletica stradale?

Lo stato delle cose e le foto dicono tutto. Non è un bello spettacolo. Altove tutto ciò non viene consentito. L'ordine e la pulizia nella città è priorità assoluta. È un parere di chi scrive e quindi rimane sempre un parere ma consentitemi di esprimerlo.

Anche chi intende praticare sport o fare una passeggiata nella valle del fiume Idro (visto che non abbiamo più altro verde in centro) dovrà scontrarsi con il degrado e la trascuratezza.

Infatti, nelle due uniche panchine esistenti lungo il fiume vi sono solo erbacce che fanno passare la voglia di sedersi a chiunque.

Chi scrive vuol solo sollecitare la locale amministrazione non solo di preoccuparsi di rendere la vita dei cittadini, che la città la vivono per 365 giorni l'anno, più tranquilla e sicura ma anche di preoccuparsi dell'Accoglienza dei Turist e non solo nei mesi di luglio e agosto...soprattutto di quelli che nei giorni di “vacanza" (e non di ricovero per infortuni) vanno alla scoperta del territorio Otrantino (seppur senza mezzi di trasporto) evitando di far riscontare a loro in alcuni casi veri e proprio scempi e/o situazioni di vero pericolo visibili quest'ultime in più angoli della Città ma solo per chi percorre le strade e il territorio a piedi.

E che dire del lungomare Kennedy? Scempio e degrado assoluto, fiori secchi e sporcizia varia sul calpestio e questa sarebbe l'accoglienza che si vuole offrire ai Turisti? L'area di calpestio e il manto stradale è pessimo e sporca da anni e questa dovrebbe essere la zona di passeggio.... nelle bellissime notti Otrantine?

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