lunedì 19 gennaio 2009

Le decisioni drastiche di Zapatero che condivido.

Apprendo da El Pais della decisione del Governo spagnolo guidato da Zapatero di modificare con un disegno di legge (dovrebbe essere approvato nella giornata di venerdì) alcune norme che riguardano l’Esercito spagnolo ovvero i rapporti tra la gerarchia.
Vere e proprie regole (a favore dei subalterni e non dei generali) che in Italia non verrebbero mai approvate per l’opposizione dei vertici militari.
Zapatero ha deciso: i soldati spagnoli potranno dire qualche volta ai superiori anche Signor nò.
In Spagna quindi cambia il principio in vigore in Italia che vuole l’obbedienza cieca da parte dei subalterni agli ordini. Anche a quelli sbagliati.
La nuova legge voluta da Zapatero stabilisce per la prima volta che nessun militare può essere costretto a eseguire ordini “che siano costitutivi di delitto”.
E solo chi ha avuto, oppure, ha ancora, a che fare con la gerarchia militare è consapevole di quanti ordini illegittimi ha ricevuto durante la carriera da parte di superiori senza scrupoli.
Ordini emanati in contrasto con i principi costituzionali.
Il disegno di legge di prossima approvazione chiarisce che è un ordine legittimo solo “l' incarico relativo al servizio che un militare dà a un subordinato, nella forma adeguata e all' interno delle proprie competenze” e non altro.
Tutta musica per le orecchie di quei militari italiani in servizio che credono di ottenere tutto grazie al grado e/o migliore posizione.
In sostanza mentre in Spagna il governo va incontro alle problematiche dei militari in Italia si continua a non fissare i limiti all' obbedienza.
E si continua a consentire maltrattamenti, soprusi e vessazioni nei confronti di alcune categorie di militari ciò nonostante la professionalizzazione delle nostre forze armate.
Io dico la mia.

15 commenti:

cieloeinfierno ha detto...

purtroppo non so molto del tema.. non vorrei dire qualcosa di sbagliato..

ti auguro una buona serata^^

Angelo azzurro ha detto...

Io che niente so di regole militari, avrei dato per scontato che fosse previsto anche in Italia quello che Zapatero propone!

Luciano ha detto...

Caro Angelo azzurro purtroppo anche a causa di norme obsolete nella realtà succede l'esatto contrario. Ed io ne sò qualcosa.

Caterina Narracci ha detto...

Ciao! Finalmente riesco a passare dalle tue parti per abbracciarti forte forte.
Caterina

Paolo Biserni ha detto...

Bella notizia, forse questa è una notizia più per maschi o per chi ha fatto almeno i militari, per rendersene conto.
Peccato che in Italia, sicuramente per altri 100 anni ce la scordiamo.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Fare una legge così implica che il Codice Militare ammette, tollera, non so come dirlo, infrazioni alle leggi penali. Ma non è così.
(Vedi sentenza 213/84 della Corte Costituzionale).
Nessun ordine di un superiore può imporre un comportamento contrario al Codice Penale vigente.
Che poi la pratica sia altra cosa, lo immagino.
Non conosco la situazione in Spagna, ma da noi non c'è bisogno di un ulteriore dispositivo legislativo per imporre quello che è già in vigore.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

A ver, no me parece mal, sólo que España hay que resolver problemas mucho más graves. Beso

Luciano ha detto...

Signora Chiara mi spiace contraddirLa. In Italia quando si riceve un ordine prima lo si esegue. Poi lo si può contestare (se te lo fanno contestare).
Questo è quanto prevede la legge italiana.

Luciano ha detto...

Ciao Reina mi sembra che Zapatero sia un buon Presidente o sbaglio? E questo è già una sicurezza per gli spagnoli no?

sabrina ha detto...

Ti saluto e non commento. Ciao da Sabrina

MARU ha detto...

Beh, certo se avete tipo in Spagna, avrà un sacco di critiche ...

Ogni volta che pensiamo che il cibo nella casa del vicino è meglio ...

Ogni volta che abbiamo la consolazione di pensare che siamo in democrazia e che in quattro anni (in Spagna) po
demo cambiamento ...

Vede, tutto viene
Chi avrebbe mai detto che 4 anni fa il Sig. Busch e b sostituzione del Sig. africani ci auguriamo di aver risvegliato il mondo?

Non disperare,
Yes we ca!!!
Saluti

Anonimo ha detto...

Chi entra in un corpo militare o di polizia, a mio avviso, presta un giuramento alla Patria e non al corpo di appartenenza. Nel caso in cui venga dato un ordine da un superiore ad un subalterno e questi lo ritenga "non corretto" può rifiutarsi di eseguirlo. Certo poi il tutto va davanti ad una corte marziale e lì si dovrebbe decidere chi dei due ha ragione. Il problema però è che, in pratica, se un subalterno utilizza il proprio libero arbitrio e dovesse aver ragione...meglio che poi si fa trasferire perchè, in caso contrario, la sua vita sarebbe MOLTO difficile (almeno quella professionale).
Un militare non è uno schiavo. Certo ci sono gli esaltati che si butterebbero su una bomba se gli venisse ordinato (o che farebbero strage di civili senza batter ciglio), ma non tutti sono così.
I cavalieri nel medioevo giuravano così: "la mia anima a Dio, la mia vita al Re, il mio cuore alla Dama, il mio onore a me"...

Luciano ha detto...

Complimenti Unforgiven82.
Devo dire che alcune considerazioni sono corrette e condivise: il militare non è uno schiavo. Chi entra in un corpo militare o di polizia, presta un giuramento alla Patria e non al corpo di appartenenza. Ma nella realtà non è proprio così. Forse in pochi conoscono storie di mobbing e di suicidi tra il personale delle forze armate. In sintesi qualsiasi ordine se confermato deve essere eseguito salvo non sia rivolto contro le istituzioni dello Stato per cui ha il dovere di non eseguire l'ordine ed informare al più presto i superiori.... per il resto e nel caso di abusi lascio immaginare a chi legge quanto può accadere all'interno di una caserma. Hai colpito in pieno per il resto......se un subalterno dovesse aver ragione... meglio che si fa trasferire perchè, in caso contrario, la sua vita sarebbe MOLTO difficile..... ma se mi consenti posso aggiungere per esperienza che a volte non basta cambiare ufficio o

Silvia ha detto...

Grande Zapatero!