giovedì 13 novembre 2008

La tassa sulle caldaie.






Per anni il mio condominio ha utilizzato il “gasolio” per riscaldare gli appartamenti e pur inquinando non ha pagato una lira di tassa se non quella per la normale manutenzione ovviamente nell’interesse del condominio.


Ora che gli impianti sono quasi tutti autonomi ed a “metano” che non inquina ci obbligano a pagare una tassa oltre a quella che già paghiamo per controlli e l’efficienza della stessa.

Ma come? Anziché ricompensarci ci castigano?

Non è forse interesse del proprietario tenere in ottime condizioni la propria caldaia?

Non sarebbe sufficiente forse una sola autocertificazione on line da parte del manutentore di aver effettuato la manutenzione?

Ma perché si chiede di pagare anche una tassa se poi il “metano” non inquina?

Facendo una ricerca in materia ho scoperto che in Italia c’è una gran confusione.

Io mi domando se il legislatore non avesse fatto meglio anziché vessare i cittadini prevedere una “tassa” per tutti quei comuni che non controllano e proteggono l’ambiente. Basterebbe guardarsi attorno per scoprire che siamo invasi ovunque da discariche a cielo aperto. Perché non si parla di questo?

Qual è la vera motivazione di questa tassa? L'inquinamento? La riduzione dei fumi?

Balle! Il metano non inquina! O forse è cambiato qualcosa in merito?

La legge poi secondo me è sbagliata o non viene applicata correttamente.

Quindi ritengo giusto mettere in atto una minima ribellione che già diffondo con questo blog. Una sospensione di qualsiasi ed eventuale sanzione secondo la mia umile esperienza è possibile.

Infatti, dovrebbero tassare semmai chi usa il camino o la stufa a legna o altro materiale simile, solido e liquido, ma non una caldaia a metano.

E poi sbaglio o questo significa disparità di trattamento?

Questa ultima valutazione dovrebbe consigliare appunto chi di dovere a sospendere questa iniqua ed ingiusta tassa almeno fino a quando non si chiariscono questi aspetti che io ritengo rilevanti tanto che è possibile impugnare le norme da parte di chiunque sia interessato dal balzello o da eventuale sanzione.

O forse visto che questa tassa durerà per tutta la vita è meglio tornare ai vecchi camini o alle vecchie stufe?

Cioè secondo l’attuale normativa se inquini non paghi. Mentre se rispetti le regole e soprattutto l’ambiente con utilizzo dell’energia pulita devi pagare. Ma in Italia siamo tutti rincretiniti?

Forse è il caso che ogni cittadino alla fine dell’anno faccia davvero un riepilogo di quanto ha pagato per le sole tasse e di quanto gli è rimasto (se avanzato) dal proprio reddito per vivere.

Forse è il caso che tutti i cittadini lo facciano questo calcolo e inoltrino il resoconto - autocertificazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ovvero al Governo Italiano badando di segnalare il numero dei componenti della famiglia.

I problemi veri in Italia sono questi. Facciamo in modo che il Governo si renda conto che non si può continuare ad andare avanti in questo modo.

Quindi, io inviterei tutti ad inviare si una autocertificazione ma all’indirizzo mail dei Signori ministri del Governo Italiano.

Io dico la mia.

3 commenti:

dlrmx ha detto...
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dlrmx ha detto...
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Luciano ha detto...
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