martedì 30 settembre 2008

Una sentenza questa della Corte di cassazione che mertita di essere segnalata.


A chi non è capitato nella vita di sentirsi dire da un medico di una struttura pubblica di rivolgersi ad uno studio privato ?
Io credo sia cosa diffusa questa in Italia anche per poter accedere (ricovero) all'interno degli Ospedali.
Ebbene la Corte di Cassazione VI sez. penale con la sentenza n. 27936/08 che condivido sembra far luce sulla questione dal momento che ha stabilito che commette il reato di abuso d'ufficio quel medico che con la scusa che nella struttura sanitaria pubblica non ci sono le apparecchiature necessarie indirizza i pazienti presso un'ambulatorio privato anziché verso altre strutture pubbliche.
I giudici della Corte di cassazione precisano che "la condotta del medico specialista di una struttura pubblica, il quale per conseguire un vantaggio patrimoniale, in violazione del dovere di astensione di cui all'art. 6 del d.m. 31 marzo 1994, indirizzi un paziente verso il laboratorio di cui egli sia socio, per l'espletamento di un esame che si sarebbe potuto eseguire anche presso una struttura pubblica della stessa città, integra il delitto di abuso di ufficio".
Con ciò preferendo perseguire i propri interessi anziché quelli della pubblica amministrazione.

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